Mentre il Leicester vive il suo sogno in Premier League, nei Monti Dauni un’altra società vive la sua favola: lo Sporting Team vince il Campionato di Terza Categoria Avellinese, Girone E.
La compagine, composta prevalentemente da ragazzi di Accadia e di alcuni paesi limitrofi, con 3 giornate di anticipo e con ben 14 punti sulla diretta avversaria (classifica aggiornata al 7 maggio) ha conquistato un titolo forse mai messo in discussione. Infatti la squadra non ha mai abbandonato la vetta della classifica ma, da vera “regina della classifica”, ha mantenuto i nervi saldi superando con merito tutti gli avversari che si sono avvicendati nel corso del campionato.
Ma, invece di commentare noi, questa cavalcata vincente, preferiamo farlo con le voci dei protagonisti, pubblicando le interviste pervenuteci, partendo da Mister Luigi Solimine fino ad arrivare al Presidente Gaetano Danza e al Direttore Sportivo Zannella Vincenzo.
Mister Solimine, vi aspettavate di vincere il campionato e soprattutto con tre giornate di anticipo?
La società ha messo su una squadra di grande valore, sia calcistico che umano, un bel gruppo, ero convinto che la vittoria era alla nostra portata ma mai immaginavo che avremmo chiuso il campionato così in anticipo.
Qual è stata la partita decisiva?
Più che una direi che ce ne sono state tre decisive, per aspetti diversi. La vittoria dell’andata a San Nicola Baronia: loro erano primi e noi secondi a -2 punti, chiudemmo il primo tempo in vantaggio per 1-0. Poi subito all’inizio del secondo tempo l’espulsione per somma di ammonizioni del nostro capitano, ma siamo comunque riusciti a concludere la gara con quel risultato, grazie alla voglia di vincere dei ragazzi. La seconda è stata il derby con il Monteleone, squadra appena rafforzata da diversi innesti di giocatori di valore: nel primo tempo di nuovo in 10 per l’espulsione del nostro portiere, ma nonostante tutto, i ragazzi non mollarono e non rinunciarono a giocare per ottenere l’intera posta: vincemmo la gara al 90’. Infine la terza è stata la vittoria per 2-6 in casa del Panni. Siamo andati a Panni che eravamo già a +5, ma loro non volevano mollare e noi eravamo un po’ rimaneggiati, ma siamo riusciti comunque a vincere, contro una degna avversaria.
C’è stato un momento in cui il primato è stato a rischio?
Devo dire che la pressione del Panni, che è un ottimo gruppo, un po’ di ansia ce l’ha messa.
La squadra che più l’ha impressionato?
La squadra che più mi è piaciuta è stato il San Sossio. Nelle due gare ci ha affrontato a viso aperto, senza tatticismi.
Che voto da alla sua squadra?
Ad una squadra che vince il campionato con largo anticipo non si può che dare un 10, anche se, come normale che sia, in un paio di partite siamo andati in tilt. Comunque l’atteggiamento complessivo della squadra durante tutto il campionato è stato da prima della classe.
E alla società?
La società ha costruito questa squadra con uno spirito sano e con un unico obiettivo: far giocare i ragazzi del territorio e dimostrare che si può vincere anche senza assoldare giocatori di categorie superiori. Per questo e per il progetto calcistico che hanno in mente non posso che dargli un voto alto.
Qual è il futuro di mister Solimine?
Io ho sposato gli ideali e il progetto della società, credo fortemente nel gruppo e nei miei ragazzi e credo che il prossimo anno possiamo fare un ottimo campionato. Poi si sa nel calcio quello che contano sono i risultati, ma sono certo, che aldilà del ruolo, non farò mai mancare il mio contributo a questa società e all’idea che si può fare buon calcio anche con i ragazzi del nostro territorio.
Presidente Danza, al terzo tentativo ha vinto la sua scommessa? E’ soddisfatto?
Sì, nonostante la giovane storia della società, siamo riusciti a centrare due finali play off e a vincere il campionato di Terza Categoria.
Si aspettava questo risultato?
Sì, perché in un gruppo già consolidato e di spessore, abbiamo inserito quest’anno giocatori che hanno dato quel valore aggiunto alla squadra. Preferisco non fare nomi, ma le statistiche e le classifiche parlano chiaro, abbiamo primeggiato in tutto.
Anche se parliamo di campionati dilettantistici, quanto conta una società competente e sana, per raggiungere determinati obiettivi?
Credo sia fondamentale. In qualsiasi categoria giochi, se non sai gestire l’aspetto economico e tecnico, puoi incorrere in pesanti defiance. Quest’anno, c’è stato l’ingresso di nuovi dirigenti che sono stati ottimi collaboratori e hanno dato un grosso contributo in tutti gli aspetti gestionali e organizzativi.
Cosa bolle in pentola per la prossima stagione?
È mia intenzione riconfermare tutti, a partire dal tecnico, che ha saputo gestire egregiamente il gruppo. Se le finanze lo permetteranno, rafforzeremo la squadra per essere protagonisti nel prossimo campionato di Seconda Categoria, anzi, colgo l’occasione per fare un appello a quanti vogliano unirsi al nostro progetto per far crescere ancor di più il calcio nostrano e dare la possibilità ad altri ragazzi dei nostri paesi di vivere questo meraviglioso sport da protagonisti.
Direttore Zannella, quale è stata l’emozione più forte di questo campionato?
Sicuramente l’affetto che i giocatori hanno dimostrato nei confronti di tutta la società, anche se con diverse incomprensioni. In particolare, mi sono emozionato durante l’ultima giornata, a seguito della vittoria con il San Nicola, quando tutta la squadra si è recata sotto gli spalti per dimostrarmi tutto il suo affetto. Siamo un grande gruppo dove ognuno di noi ha un ruolo e penso che nei prossimi anni possiamo solo migliorare: diciamo che siamo ancora all’inizio del nostro viaggio… (Paco Capano)