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Castelluccio dei Sauri si prepara a vivere una giornata dal forte significato comunitario e sociale, che segnerà un momento importante per la vita del paese e delle sue realtà associative. Domenica 28 settembre, alle ore 11:00, presso la Chiesa del Santissimo Salvatore, verrà celebrata una messa che sarà dedicata alle associazioni, come gesto di riconoscimento e ringraziamento per l’impegno costante che esse svolgono a favore della collettività. La celebrazione si propone come un’occasione per sottolineare l’importanza del volontariato e della presenza attiva di tante persone che con dedizione e spirito di servizio contribuiscono quotidianamente alla crescita culturale, sociale e educativa della comunità locale. Al termine della funzione la comunità si sposterà in Piazza Cesare Battisti, ai civici tredici, quattordici e quindici, dove sarà benedetta e inaugurata la nuova sede dell’associazione Huma - Noi ci siamo. La nuova sede si presenta come uno spazio destinato a diventare un punto di riferimento non soltanto per le attività dell’associazione ma anche come luogo di incontro e di confronto per i cittadini e per le altre realtà associative del territorio. L’inaugurazione rappresenta quindi un passo significativo nella costruzione di nuove sinergie e nella creazione di un contesto favorevole alla collaborazione reciproca e al rafforzamento del tessuto sociale. La giornata sarà resa ancora più significativa dalla presenza di figure di rilievo che testimoniano la vicinanza e l’attenzione verso l’iniziativa. Sarà presente la dottoressa Daniela Poggiolini, che da tempo segue con attenzione il percorso dell’associazione e ne sostiene le attività con la sua vicinanza. Parteciperà inoltre la nuova presidente Unicef di Foggia, Alfonsina de Sario, la cui adesione conferma la volontà di avviare una collaborazione concreta e duratura con Huma - Noi ci siamo e che testimonia l’attenzione delle istituzioni e delle organizzazioni di respiro nazionale verso le esperienze di impegno locale. Non mancheranno i volontari delle associazioni del territorio, che rappresentano la vera linfa della vita comunitaria con il loro lavoro costante e silenzioso che spesso si svolge lontano dai riflettori ma che produce effetti concreti e visibili per l’intera cittadinanza. All’interno di questa cornice non mancherà un gesto concreto di solidarietà che darà ulteriore valore alla giornata. In collaborazione con Unicef sarà infatti avviata una raccolta fondi destinata ai bambini di Gaza. L’iniziativa vuole trasformare il momento di festa locale in un segno tangibile di vicinanza universale, dimostrando che anche una piccola comunità può dare un contributo importante alle grandi sfide del mondo. La scelta di legare l’inaugurazione della sede a una raccolta di solidarietà internazionale evidenzia come l’impegno di Huma - Noi ci siamo non sia limitato ai confini del paese ma guardi con attenzione e responsabilità ai bisogni delle popolazioni più fragili. La presidente dell’associazione, la professoressa Rina Capobianco, ha sottolineato il valore profondo della giornata: "Questa occasione non rappresenta soltanto un momento di festa, ma soprattutto un invito a rafforzare i legami che uniscono associazioni, istituzioni e cittadini, poiché crediamo che soltanto insieme sia possibile affrontare le sfide che il presente ci pone di fronte e costruire un futuro più giusto e solidale. L’inaugurazione di uno spazio fisico è la testimonianza di un cammino che continua e che vuole essere condiviso da tutti coloro che credono nel valore della partecipazione e della collaborazione”. L’incontro di domenica sarà dunque l’occasione per unire il valore delle radici locali con un respiro di solidarietà internazionale e per ribadire il ruolo fondamentale che le associazioni svolgono nel tessuto sociale. La messa dedicata alle associazioni e la successiva benedizione della sede non saranno soltanto cerimonie formali ma momenti vissuti intensamente dalla comunità, che potrà riconoscere in essi la forza della propria identità e allo stesso tempo la capacità di aprirsi al mondo. Come ha ribadito la presidente Capobianco: “La nostra associazione vuole essere un ponte tra la comunità e le sfide globali, poiché riteniamo che il senso del nostro impegno non si esaurisca nel confine locale, ma debba estendersi verso la costruzione di un orizzonte più ampio di giustizia e solidarietà”.
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